Why is it common practice to take home leftover restaurant food in America, but not in Italy?
Mi ricordo di un aneddoto che la mia prima insegnante italiana mi aveva detto a Los Angeles circa 12 anni fa. Mi aveva detto che ogni volta che gli amici o i parenti italiani la venivano a trovare negli Stati Uniti, erano imbarazzati quando lei richiedeva la “doggy bag” in un ristorante. La mia insegnante era molto eccentrica. Per esempio, quando parlavamo della lingua italiana, cosa che succede raremente, lei mi faceva leggere i discorsi di Mussolini, mentre marciando intorno alla stanza!
Richiedere un sacchettino in un ristorante era un abitudine comune americana. Così ho semplicemente pensato che i suoi parenti dell’insegnante erano più eccentrici di lei.
Poi verso i primi di febbraio del 2014, ho letto un articolo nel Il Corriere della Sera sull’atteggiamenti italiani verso la doggy bag. L’autrice si meraviglia “perchè noi italiani ci vergogniamo (ancora) a chiederla?” Lei dice che in Francia è abbastanza normale uscire dai ristoranti stellati con la borsina del cibo avanzato. E in Cina dire “mi faccia un pacchetto” (certo, in cinese) è perfettamente normale, anzi, un segno di buona educazione. E in Italia negli anni Cinquanta ti avvogevano nella carta le cosce di pollo rimaste sul piatto e con naturalezza poi la riponevi in cucina o le davi al cane o al gatto. Oggi l’idea prevale che questo è una sorta di provincialismo, piccolo Borghese.
Quando ha cominciato questa pratica negli Stati Uniti? Non so. Forse, quando le porzioni crescevano? Forse, quando le leggi di salute furono così severe che i ristoranti devano buttare tutto il cibo rimanente? Forse quando il forno a microonde ha diventato populare e quindi era facile riscaldare il cibo? Forse quando le gente è diventato consapevole di troppo spreco?
Ogni anno in California, caterers, ristoranti, e alberghi buttano via 1,5 tonnellate del cibo. Nel frattempo, i milioni lottano a mettere il cibo sul tavolo. I senzatetti e i rifugi hanno bisogna del cibo, ma leggi (non leggi federali, ma leggi locali) impedono le donazioni. Capisco le ragioni saluti, ma ci devono un modo! Questo articolo è interessante: http://articles.latimes.com/2013/mar/22/business/la-fi-lazarus-20130322
In Italia, i tempi stanno cambiando. C’è adesso una rete di ristoranti contro lo spreco. Genova distribuisce agli indigenti quel che avanza nei ristoranti. E l’autrice dice che in Italia ci sono delle doggy bag molto belle, alcune persino firmate. Un paese all’alta moda!
Devo chiedere: Doggy bag? Oggi, si non ha usato quella parole negli Stati Uniti. Nei ristoranti, diciamo “possiamo avere una scatola?” o “possiamo prendere questa a casa?” O i camerieri potrebbe chiedere, “vuoi prendere questo a casa?”
Oggi, Doggy Bag significa la busta di plastica che si utilizza per il vostro cane sulla strada.