Il Museo dell’arte salvata

Collaborazione fra il Comando dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e la squadra di polizia italiana, di fama mondiale, dedita al recupero di opere d’arte rubate. La squadra fondata nel 1969, ha rintracciato e rimpatriato in Italia più di 3 milioni di reperti. Istituita nel 2017, l’Unità per il traffico di antichità dell’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan a New York, ha restituito più di 1.300 antichità alle loro terre d’origine. Durante le lore collaborazioni, queste due eccezionali squadre hanno recuperato sufficienti opere d’arte da musei e collezionisti americani, da allestire un nuovo museo a Roma.

Il Museo dell’Arte Salvata inaugurato nel giugno 2022 in una sala realizzata all’interno delle Terme di Diocleziano, è annesso e presidiato dal Museo Nazionale Romano. La sua prima mostra, durata fino a metà ottobre scorso, comprendeva 100 statuine, statue, urne, piatti e monete etrusche, greche e romane risalenti all’VIII-IV secolo a.C.  Questi reperti erano stati rubati da tutta Italia, per poi essere introdotti di contrabbando negli Stati Uniti. Uno dei reperti più rilevanti della mostra è un pithos bianco su rosso del VII secolo a.C., raffigurante l’accecamento di Polifemo, il gigante con un unico occhio della mitologia greca e raccontato nell’Odissea di Omero; era stato recuperato da J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Un altro pezzo degno di nota è un busto in marmo dell’imperatore romano Settimo Severo, rubato da un museo italiano nel 1984, ritrovato decenni dopo a New York poco prima di essere messo all’asta da Christie’s.

“Arte salvata” è un termine ampio, e il museo alla fine mostrerà i molteplici modi in cui le opere d’arte possono essere restaurate da esperte mani, recuperandole non solo dai ladri, ma anche dalle macerie dei terremoti, dagli antichi naufragi nel Mediterraneo e dalle devastazioni del tempo. Il museo intende “mostrare al mondo l’eccellenza del nostro lavoro” in tutti questi campi, afferma Dario Franceschini, Ministro della Cultura italiano.

La politica del ministero della Cultura italiano è stata quella di restituire i manufatti recuperati ai musei più vicini al sito da cui molto probabilmente erano stati saccheggiati. Data la natura clandestina degli scavi dei tombaroli, il processo di reinserimento può essere arduo per il team di archeologi incaricato del compito. Molti dei pezzi pregiati provenivano originariamente da Cerveteri, città etrusca a nord-ovest di Roma, nota per la sua complessa necropoli ben conservata, e oggi per il suo museo archeologico. Lì sarà esposto il prezioso Cratere di Eufronio, saccheggiato da una tomba di Cerveteri nel 1971 e venduto un anno dopo al Metropolitan Museum of Art per 1 milione di dollari, una somma senza precedenti per l’epoca. Ad unirsi al cratere ci sarà una kylix, o coppa, sempre di Eufronio, che il Getty Museum ha restituito in Italia dopo che sono emerse prove della sua oscura provenienza.

Restituire i manufatti ai loro siti originali aiuta a collocarli nel contesto storico. Cerveteri, ad esempio, fu un importante snodo etrusco, un grande mercato. L’arte rimpatriata offre ai musei locali nuove opportunità per ampliare il loro fascino. Il Cratere di Eufronio è ormai diventato un simbolo della città stessa.

Le attuali opere in mostra al Museo dell’arte Salvata mostrano il lavoro delle squadre di furti d’arte in entrambi i paesi. Sulla base delle prove fornite dall’Unità dei Carabinieri, lo scorso dicembre l’Unità Traffico di Antiquariato ha consegnato all’Italia oltre 200 reperti, il più grande rimpatrio dall’America all’Italia. Nel luglio 2022, l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha disposto la restituzione di 142 ulteriori oggetti, tra cui l’affresco di Ercolano, che era stato trafugato dalla città sepolta sotto la cenere vulcanica dopo l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Gli sforzi congiunti di entrambi i paesi forniranno mostre continue nel nuovo museo di Roma e, forse, cosa ancora più importante, contrasteranno il mercato nero dei manufatti archeologici.

Per altri post su questo argomento, vedere:

• La controversia su chi possiede l’arte del mondo, ottobre 2015

• Perché tanti capolavori italiani si trovano fuori dall’Italia? marzo 2017

• La statua di Zeus in trono, luglio 2017

• Il bronzo “Getty”, marzo 2019

• Rubato, Gestohlen, Rubato, aprile 2019

• Gli uomini dei monumenti italiani, agosto 2019

• Cultura e criminalità, maggio 2022

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1 Response to Il Museo dell’arte salvata

  1. jeansdoppleganger says:

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