Attraverso gli occhi d’Italia: Un giro di Santa Barbara, in California

Tutto comincia qui…all’angolo delle strade di Olive e Cota.  All’inizio del ventesimo secolo, come gli immigrati italiani inondarono la costa orientale degli Stati Uniti, poche persone sapevano che sulla costa occidentale a Santa Barbara, una città di solo circa 20.000 persone a quel tempo e circa 90.000 di oggi, ci fu anche una “Little Italy”.  Fu costruita per lo più dai tagliapietre che venivano in origine dal Veneto.  La loro arte può essere notata su edifici e mura in tutta la città.  Come la sua controparte a New York, non molto rimane della “Little Italy” a Santa Barbara…eccetto un ristorante.p1160495

Il Caffè di Arnoldi è il più antico ristorante italiano a Santa Barbara.  Dal suo esterno in pietra sgrossata, si entra in un vivace bar e la sala da pranzo rivestita con vecchie foto e altri cimeli.  Poi si vede e sente l’odore meraviglioso del cibo: le linguine con vongole, le trenette al pesto, e gli gnocchi con una scelta di salse Tricolori.  Si può cenare all’aperto o sorseggiare un aperitivo sotto una pergola su un patio con luci scintillanti, e guardare i giocatori di bocce competere sui due campi all’aperto.  È da Arnoldi che ogni lunedì sera un gruppo di italofili si riuniscono in “Parliamo!”  Praticano l’italiano, scambiano consigli di viaggio, spettegolano, e, naturalmente, banchettano con la pasta.

Non lontano da Arnoldi, nel cuore di Santa Barbara, c’era il vecchio negozio di riparazione di scarpe di Salvatore Ferragamo.  Dalle sue umili origini nella regione della Campania, emigrò negli Stati Uniti all’età di 16 anni all’inizio del 1900 e si stabilì a Santa Barbara.  Il suo negozio ebbe molto successo in questa città, dove anche uno dei primi studi cinematografici fiorì.  Salvatore lasciò il negozio per trasferirsi a Hollywood per seguire la sua nuova vocazione—la progettazione di calzature per i film…e, infine, per i ricchi e i famosi in tutto il mondo.

Ma il collegamento tra l’Italia e Santa Barbara risale ben al di là del ventesimo secolo.  Dopo tutto, il nome che abbellisce la nostra città, provincia, canale, e missione proviene dalla santa che si venera in molte religioni, tra cui il cattolicesimo romano.  Anche se i fatti della sua vita non sono ufficialmente documentati, si ritiene che morì in Italia.  La festa di Santa Barbara è il 4 dicembre, il giorno in cui fu martirizzata perché si era convertita al cristianesimo.  Santa Barbara è la patrona in molte città italiane, tra cui Colleferro (nel Lazio), Bellano (nella Lombardia), Paternò (nella Sicilia), e Salento (nella Campania).  A Santa Barbara, una bella statua di legna che la rappresenta, adorna l’altare maggior della missione; la rappresentazione più antica conosciuta di lei è un affresco dell’ottavo secolo nella chiesa di Santa Maria al Foro Romano.p1160500

Sotto l’occhio vigile di Santa Barbara, I Madonnari, una festa che celebra i pittori dei marciapiedi (artisti di gesso), ha luogo vicino alle scale della Missione ogni maggio.  Questa pratica antica probabilmente risale al tredicesimo secolo, quando gli artisti che avevano completato il loro lavoro nelle cattedrali italiane riproducevano le immagini della Madonna sulla terra battuta o sulle piazze lastricate con gesso, mattoni, carbone, e pietre colorate.  Negli anni, la pratica quasi scomparve.  È stata ripresa nel 1973 a Grazie di Curtatone, una piccola città italiana a sud est di Milano.  E la sua prima apparizione nell’emisfero occidentale è stato, infatti, alla Missione di Santa Barbara nel 1987.

Dalla missione, andiamo a un altro punto di riferimento—il Palazzo di Giustizia di Santa Barbara, uno straordinario capolavoro architettonico in stile coloniale spagnolo, che è molto diffuso in tutta la città.  Particolarmente drammatiche sono le grandi porte di legno intagliate agli ingressi—alcuni imbellite da rame martellato.  All’interno ci sono graziosi archi, scale a chiocciola, e le gallerie che si aprono su balconi.  I corridoi sono rivestiti con piastrelle provenienti dalla Tunisia, i pavimenti con piastrelle in cotto e piastrelle decorative da Siviglia, Spagna; griglie in ferro battuto, ringhiere, e illuminazione anche in stile spagnolo.p1160485-1

Eppure due dei principali artisti che decorarono il palazzo di giustizia erano italiani.  Giovanni Battista Smeraldi (1868-1947) nacque in Sicilia, dipinse tutti i soffitti colorati ed elaborati.  La magia del suo pennello ha toccato le pareti di alcuni degli edifici più famosi del mondo, tra cui il Vaticano, la Casa Bianca, la Grand Central Station a New York, il Biltmore Hotel a Los Angeles, e il Breakers a Palm Beach, in Florida.

Ettore Cadorin (1876-1952), nacque a Venezia, scolpì la famosa fontana dei delfini, che è chiamata “Lo Spirito del Mare,” all’ingresso del tribunale.  Il Cadorin fu professore di arte e letteratura alla Columbia Università prima di fondare il suo studio a Santa Barbara.  I suoi lavori includono anche sculture architettoniche, monumenti e statue in pietra, bronzo, e avorio.  La sua statua in bronzo di Padre Serra rappresenta lo stato della California nel campidoglio di Washington, DC.fontana

Un giro di Santa Barbara non sarebbe completo senza una visita alle sue bellissime spiagge che ai miei amici italiani ricordano le spiagge del Bel Paese.  Qui A Santa Barbara c`e` molta polemica riguardo le navi da crociera giganti che entrano nel porto…proprio come a Venezia, dove i segni di protesta leggono “No Grandi Navi”.  Sono le spiagge, le montagne, il clima, e la vegetazione che attirano tanti italiani in questa bella città.  Infatti, abbiamo tre organizzazioni di servizio italo-americani qui…e stiamo tutti lavorando per aiutare la gente di Amatrice.ocean

Una volta iniziato questo giro in un ristorante italiano, si finisce in un altro stabilimento culinario con un forno a legna per la pizza.  Ecco un autentico forno a legna che riscalda a 800 gradi Fahrenheit e cuoce la pizza margherita in circa un minuto.  È stato progettato da Giuseppe Crisà, un ingegnare siciliano di Palermo, che possiede un attività qui a Santa Barbara, e spedisce forni in tutto il mondo.  In realtà, se posso vantarmi del mio amico, penso che sia il miglior produttore di forni in tutto il mondo!11834700_1129385910410600_4639632809536436118_o-1

 

 

 

 

 

 

 

 

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2 Responses to Attraverso gli occhi d’Italia: Un giro di Santa Barbara, in California

  1. Karin says:

    Bell’articolo! Spero di visitare santa barbara l’anno prossimo!
    grazie per il post

  2. sibilla1 says:

    Che bello amche noi a Santa Barbara grazie…

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