Amati e pianti: M-20 e P-22 (parte 1)

Circa un anno fa, sia l’Italia che gli Stati Uniti perdevano due famosi ambasciatori del mondo animale. L’Italia ha perso M-20, soprannominato Juan Carrito, un raro orso bruno, che viveva sugli Appennini, in un’area a cavallo tra Abruzzo, Lazio e Molise. Gli Stati Uniti perdevano P-22, un raro puma, che aveva fatto di Griffith Park la sua casa, sulle montagne di Santa Monica a Los Angeles. Entrambe le celebrità avevano follower sui social media, entrambe erano monitorate tramite radiocollare ed entrambe facevano notizia, soprattutto per le escursioni nel territorio umano.

Juan Carrito, aveva preso il nome da una piccola cittadina abruzzese, dove è stato avvistato per la prima volta. È stato ucciso in un incidente stradale nel gennaio 2023. Ma nel corso della sua breve vita, era diventato una star dei media, per le sue audaci incursioni nelle località di montagna e nei villaggi sciistici, dove cercava cibo e frugava tra i cassonetti della spazzatura.

Ha fatto notizia a livello internazionale nel novembre 2021 dopo aver fatto irruzione in una panetteria nella cittadina montana di Roccaraso, rimpinzandosi di torte e pasticcini e distruggendo il locale. Altre volte era entrato degli alveari e una volta, un famoso chef lo aveva trovato mentre vagava per il suo ristorante tre stelle Michelin… diretto verso la cucina.

Le guardie forestali hanno catturato Juan Carrito due volte, riportandolo poi in libertà, per riacclimatarlo lontano dagli umani. Una volta è stato addirittura messo in una riserva per orsi, nella speranza che sviluppasse il gusto per il cibo più appropriato a lui: bacche, insetti, carcasse e miele. Ma il richiamo del cibo spazzatura era troppo forte per questo orso ribelle. L’ultimo incontro con l’uomo si è rivelato fatale per questa specie ad alto rischio di estinzione. Gli incidenti stradali infatti, sono in generale la causa più comune di morte per l’orso bruno. 

Il traffico è un problema anche per i leoni di montagna, molti infatti sono morti in seguito a collisioni con dei veicoli. Nato intorno al 2010 nelle montagne occidentali di Santa Monica, P-22 si era diretto verso est e si era stabilito a Griffith Park, dopo aver attraversato due importanti autostrade di Los Angeles. Il suo habitat, di solo otto o nove miglia quadrate, è stata l’area più piccola mai registrata per un leone di montagna maschio adulto, e un’area inoltre non favorevole per la ricerca di una compagna. 

Tuttavia, P-22 è sopravvissuto per 12 anni, un’età considerato avanzata per la razza, persino per i leoni che vivono in aree remote. P-22 veniva spesso avvistato in quartieri intorno alle colline di Hollywood. Il National Park Service lo catturò nel 2014, curandolo a causa di un avvelenamento per topi, rilasciandolo poi sempre a Griffith Park. Poi, nel 2016, lo zoo di Los Angeles (situato nel Griffith Park) ritrovò la carcassa di un koala anziano fuori dal suo recinto. Il video di sorveglianza mostrava P-22 nelle vicinanze dello zoo, sebbene non avesse registrato un’interazione tra i due animali. 

A seguito di un attacco a due chihuahua in città nel 2022, P-22 venne catturato nel cortile di una casa per valutarne lo stato di salute.  Fu riscontrato che era notevolmente sottopeso e con danni a un occhio, probabilmente a causa di un incidente automobilistico avvenuto la notte precedente. Ulteriori esami rivelarono gravi problemi di salute: fratture del cranio, ernia degli organi addominali, insufficienza renale e malattie cardiache. L’unica soluzione era l’eutanasia. 

Molti abitanti di Los Angeles si identificarono con le difficoltà di P-22: immigrare a Los Angeles nonostante i molti problemi della città e vivere in un ambiente urbano denso.  P-22 è divenuto soggetto di numerosi libri, programmi televisivi e opere d’arte. Forse niente lo immortala più della fotografia del National Geographic: il puma che cammina maestoso sulle coline circostanti, sotto l’insegna “Hollywood”.

Le condoglianze sono state condivise sui social media sia per M-20, che per P-22. Ad entrambi gli animali era stato permesso di vivere allo stato brado. Forse anche la loro eredità scientifica continuerà a vivere.

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1 Response to Amati e pianti: M-20 e P-22 (parte 1)

  1. jeansdoppleganger's avatar jeansdoppleganger says:

    Mi e’ piaciuto molto questo blog.  P-22 era un eroe.Era miracolosa che poteva vivere Liberian per lungo tempo.  Anche per l’orso di cui io non dapevs nulla prima prima di leggere il tuo articolo.  Ben fatto!Gina

    Sent from the all new AOL app for iOS

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