Per quasi cento anni la cabina telefonica è stata un’icona della cultura popolare. Era il luogo di trasformazione di Clark Kent in Superman. Era la sala delle trattative per spie e contro spie come in North by Northwest. E per gli adolescenti americani degli anni ’60 era una sfida vedere quante persone si potevano infilare in una cabina. La cabina telefonica rossa britannica è divenuta poi celebre in tutto il mondo.
Il design della cabina telefonica è cambiato nel tempo: dalla cabina chiusa in vetro alla cabina parzialmente chiusa, che poteva ospitare persone con disabilità. Molte zone passarono in seguito a telefoni pubblici completamente aperti; la relativa mancanza di privacy e comfort scoraggiava le lunghe chiamate, soprattutto in zone molto affollate come gli aeroporti. Probabilmente il cambiamento più grande è stata la graduale diffusione dei telefoni cellulari, che ha visto la progressiva scomparsa delle cabine telefoniche. Se nel 1999 negli Stati Uniti c’erano ancora 2 milioni di cabine telefoniche, nel 2018 ne rimanevano solo il 5%.
Per l’Italia è stato un po’ diverso. Dopo aver abbandonato quasi completamente la cabina telefonica, il Gruppo Tim, azienda italiana di telecomunicazioni, insieme al suo partner Urban Vision, oggi le ha ridato nuova vita. Le nuove postazioni digitali, a partire dal 2024, saranno multifunzionali, offriranno: informazioni sull’intrattenimento, possibilità di ricarica per smartphone, acquisto di biglietti, pagamenti online, chiamate gratuite verso numeri fissi e mobili nazionali. I Comuni potranno supportare le proprie offerte culturali, turistiche e istituzionali con informazioni su cinema, teatri, musei, concerti, ed eventi sportivi. Si potranno scegliere ristoranti, prenotare taxi, consultare le previsioni del tempo, gli orari dei trasporti, ricevere aggiornamenti su traffico e così via. Le nuove stazioni digitali saranno dotate anche di sensori che consentiranno a persone con disabilità motorie, visive o con barriere linguistiche di accedere a informazioni e servizi. Un obiettivo importante della nuova stazione digitale è combattere la violenza contro le donne. Attraverso un pulsante “Women+” sarà possibile accedere in tempo reale ad un operatore per segnalare e richiedere assistenza per le donne che si sentono minacciate o hanno subito violenza. Ci sarà anche la videosorveglianza. L’iniziativa rientra nel più ampio progetto “Equality Can’t Wait” del Gruppo Tim per affrontare il divario di genere. Le nuove cabine verranno installate inizialmente a Milano (circa 450) per poi arrivare gradualmente in altre 13 città italiane, per un totale di circa 2.500 cabine, a fronte delle 15 mila vecchie cabine attualmente in fase di dismissione. La prima cabina telefonica stradale in Italia venne installata in Piazza San Babila a Milano il 10 febbraio 1952. La struttura in metallo e vetro è una caratteristica rimasta pressoché invariata nei decenni successivi. In precedenza, i telefoni pubblici erano installati quasi esclusivamente nei Punti Telefonici Pubblici (PTP), oppure erano ospitati in posti commerciali come bar, edicole e ristoranti. La prima nuova postazione digitale del 2024 verrà installata proprio in Piazza San Babila, in ricordo della prima cabina telefonica stradale.



Barb,
I was so delighted to see your blog show up in my inbox today! I noticed it had stopped during the pandemic (I think). So how are you?
Sylva (Batcha) Shiroyama
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