I piatti variano molto in tutto il Bel Paese. I turisti che visitano solo le grandi città d’arte come Roma, Firenze o Venezia assaporeranno solo una piccola parte dell’abbondanza che offre l’intero Paese. La cucina tradizionale varia non solo a livello regionale, ma anche all’interno di ciascuna regione.
Nasce così a Londra un nuovo concetto di ristorazione italiana: La Mamma Mia. Vere madri e nonne italiane vengono reclutate da ciascuna delle 20 regioni italiane per un periodo di tre mesi, lasciando traccia delle loro ricette tradizionali locali. Alcune tramandate di generazione in generazione.
L’idea nasce quando Peppe Corsaro, siciliano di nascita, trasferitosi a Londra all’età di 16 anni, ha iniziato ad avere nostalgia della cucina di sua madre. G ristoratore a Londra, una sera i suoi amici gli suggerirono scherzosamente di portare sua madre a Londra per cucinare. Allora alla chiamata del figlio, lei rispose: “Verrò domani”.
Nel 2018 Corsaro ha lanciato un ristorante pop-up; oggi è arrivato a due ristoranti e una gastronomia. Anna Famà, sua madre, è rimasta a Londra da quella scherzosa chiamata, supervisionando le operazioni e fungendo da ambasciatrice per le mamme in arrivo.
Ogni ristorante ha tre mamme, che vengono valutate per la prima volta in Italia. Le candidate selezionate si trasferiscono a Londra per un periodo, ricevono un alloggio, una tessera per i trasporti pubblici e uno stipendio naturalmente, paragonabile a quello di un sous chef. Le candidate non sono chef professionistie ma mamme e nonne, generalmente sessantenne e pensionate, che hanno amato cucinare per le loro famiglie e non hanno mai vissuto all’estero.
Le mamme di tutte le regioni portano i propri menu, che vengono eseguiti alla perfezione con l’aiuto di personale di cucina esperto. Qualche esempio per rendere l’idea del ristorante: le mamme della regione Emilia Romagna hanno previsto un menù con tortellini, tagliatelle, ragù, prosciutto crudo e parmigiano reggiano. La regione Lazio ha portato quattro primi piatti classici della Città Eterna: carbonara, amatriciana, cacio e pepe e gricia. Piatti meno noti completavano il menù: coda alla vaccinara, baccalà alla romana e saltimbocca alla romana.
Le cucine dei ristoranti sono visibili dalla strada, in modo che i passanti possano vedere le mamme al lavoro…possibilmente mentre fanno la pasta, che viene fatta fresca ogni giorno in loco. Si mescolano con i clienti e ballano persino con gli ospiti. Servono prelibatezze ai clienti e parlano nei loro dialetti regionali, esortandoli spesso a finire la pasta.
La Mamma Mia serve un pasto di quattro portate: antipasti, pasta, secondo e dolce. Il prezzo di 38 sterline (circa 45 euro o $50) include un Aperol Spritz all’arrivo e un caffè per finire.