Così spopola Monòpoli in Italia: il vecchio e il nuove

Il gioco da tavolo Monòpoli, un celebre passatempo, è venduto in Italia dal 1935 (vedete il post dell’aprile del 2015, “Monòpoli, 80 anni tra imprevisti e probabilità).  Nel 2011, per onorare i 150 anni dell’unità d’Italia, è stata pubblicata un’edizione per l’anniversario in base alle votazioni online per le città che sarebbero state rappresentate.  I risultati sono stati sorprendenti.  Le città più grandi, come Roma, Bologna, Venezia, e Firenze non sono rientrate nella lista.  La maggior parte delle città che sono state rappresentate sono capitali di provincie, non le città più grandi.

Forse ciò che è più sorprendente è la popolarità del gioco da tavola nell’era del digitale e del dominio dei videogiochi.  Infatti, il gioco in scatola sta vivendo una seconda giovinezza.  Come l’edizione anniversario, le nuove edizioni mettono in luce le città locali.  Ad aprire la strada era stata nel 2005 un’artista livornese con “Livornopoli,” una versione di monopoli ambientata nella cittadina toscana dove ci si muove, per esempio, tra piazza delle Carrozze e via del Littorale.

Poi una sera a cena un gruppo di amici torinesi, quasi per scherzo, ha pensato che sarebbe una buona idea creare un’edizione ambientata a Torino.  Hanno seguito la loro intuizione ed in pochissimo tempo l’idea è diventata una realtà.  Torinopoli è un omaggio a tutto ciò quello che riguarda la città: i suoi personaggi classici, i suoi proverbi in dialetto, le sue consuetudini e tradizioni, e, naturalmente, le sue strade, monumenti, e quartieri.

Ma ancora più interessante è il modo in cui i giovani hanno finanziato la produzione del gioco.  Come prima cosa, hanno usato una piattaforma di crowdfunding, chiamata “Produzione dal basso” per raccogliere fondi.  Poi, hanno convinto diverse imprese locali a sponsorizzare il progetto in cambio del proprio nome su una casella del gioco.

Il successo è stato travolgente.  Lanciato a fine 2016, sono state prodotte 3 mila scatole per la prima edizione. Torinopoli si è esaurito in pochissimi giorni.  Il gioco è diventato il regalo più desiderato per il Natale 2016.  Inoltre, i giovani hanno raccolto 20 mila euro su “Produzioni dal basso”, rispetto ad una richiesta iniziale di 5 mila.  Adesso, il gruppo di amici sta organizzando una nuova campagna per produrre la seconda edizione, che finora ha raccolto 40 mila euro in poco più di un mese.  Pure Livornopoli è stato un successo, e per cui l’ideatrice ha deciso di ristampare il suo gioco, ma questa volta sfruttando il potere del finanziamento collettivo attraverso la rete.

Motivati dall’orgoglio e dall’amore per la propria città, altri creativi in tutta Italia stanno seguendo questi esempi.  In arrivo presto sono Romanopoli e Pesaropoli, mentre Palermopoli e Bolognopoli sono all’orizzonte.  Forse in futuro arriveranno anche Veneziopoli, Firenzopoli, e Milanopoli.  Ma soprattutto, spero di vedere una versione di Monopoli, una città bellissima lunga la costa in provincia di Bari.

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