L’Italia può vantare di avere alcune delle persone più anziane del pianeta. Infatti, il 29 novembre 2016, Emma Morano ha festeggiato il suo 117mo compleanno. Si crede che sia la persona più anziana del mondo. Nata del 1899 nella provincia di Vercelli in Piemonte, la vita di Emma è passata attraverso tre secoli e ha guadagnato gli auguri più cordiali del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Emma abita attualmente a Pallanza, sul lago Maggiore. Durante la sua vita, ha visto tre re d’Italia, 11 papi, e 12 presidenti della Repubblica. In un’intervista ha spiegato che il segreto della sua longevità sono tre uova al giorno; è consapevole che la dieta che segue da decenni — a base di biscotti savoiardi, banane, pastina in brodo di carne, e fino a poco fa, i gianduiotti — non verrebbe sottoscritta da molti nutrizionisti.
Più a sud in Italia ci sono due regioni e alcune città dove i ricercatori stanno studiando la dieta ed altri fattori nell’eccezionale longevità degli abitanti. Acciaroli è una frazione balneare di Cilento (provincia di Salerno in Campania), dove tra i 700 residenti, quelli più di 80 anni superano il 10 per cento della popolazione. Uno su 60 ha 90 anni o di più rispetto a uno su 163 americani (secondo il censimento del 2010).
Infatti, la longevità regna in tutta l’area del Cilento, ma Acciaroli è un caso unico. In questa zona, viene coltivata una varietà particolarmente pungente di rosmarino e viene utilizzata come una parte quotidiana della dieta. “Usano rosmarino su tutto ciò che cucinano,” dice uno dei ricercatori della University of California, San Diego School of Medicine. Alcuni studi hanno dimostrato che il rosmarino è in grado di sostenere alla funzione del cervello, ed i ricercatori pensano che la varietà coltivata ad Acciaroli potrebbe aiutare la microcircolazione – i piccoli capillari che forniscono le sostanze nutrienti ai tessuti e rimuovono i rifiuti.
La qualità della vita di quelli più anziani di 90 anni ad Acciaroli è alta: praticamente senza la cataratta, pochissime fratture ossee, ottima salute del cuore, e una bassa incidenza di Alzheimer. Quali fattori ambientali e altre scelte alimentari potrebbero contribuire allo stato di buona salute? I residenti della frazione coltivano e consumano i propri conigli, e cenano con le acciughe pescate localmente. Sole abbondante e aria pulita permettono alle persone di stare all’aperto, di nuotare nel mare, e di scalare le colline lungo la costa. I ricercatori ritengono che questi fattori siano importanti.
Più a sud in Italia, anche un clima piacevole è creduto essere uno dei fattori che garantiscono la longevità al popolo della Sardegna, un’isola nel Mar Mediterraneo. Con una popolazione di 1,6 milioni, la Sardegna ha la più alta percentuale al mondo di persone che hanno superato il secolo. Almeno 371 abitanti sardi hanno raggiunto i 100 anni – una proporzione 20 volte più alta di quella degli Stati Uniti.
La genetica può svolgere un ruolo chiave. La longevità è più comune nella zona centro-orientale dove il terreno accidentato ha respinto gli invasori per secoli. I ricercatori hanno identificato un gene nel cromosoma Y che può ridurre in modo significativo gli attacchi di cuore e l’ictus negli uomini. Questo gene, tramandato da padre in figlio, potrebbe spiegare il rapporto di 1-1 maschi a femmine centenari della zona, mentre il rapporto è generalmente 1-4 in tutto il mondo.
La dieta sarda può anche essere cruciale. È ricca di sostanze nutritive ottenute dalle verdure (di produzione locale), che sono semplicemente preparate con olio d’oliva, limone, aglio, e altre spezie. La dieta è anche ricca di proteine derivate dal latte e formaggio, e allo stesso tempo contiene bassa contenuto di zucchero e carne. Molte persone mangiano carne—un piccolo pezzo di agnello, maiale magro, pesce azzurro, o frutti di mare—solo una o due volte alla settimana. Un bicchiere di vino fa parte della cultura sarda.
E a proposito di cultura, in Sardegna, gli anziani vengono tenuti in grande considerazione e sono inclusi nella vita familiare. Continuano a lavorare – nei caffè giardini, e in cucina. Le loro vite hanno un grande significato, poiché non vivono in case di riposo, sono integrati nella vita quotidiana, e godono l’affetto di figli, nipoti, e altri.
Ma, come ho riportato in “L’Effetto Roseto” (il 10 settembre del 2015), quando la modernizzazione prende piede, molti vantaggi per la salute possono scomparire. La crescente presenza di veicoli a motore in Sardegna ha notevolmente ridotto il sano esercizio che arriva dal camminare. L’obesità, sconosciuta sull’isola prima del 1940, ora colpisce il 10 per cento della popolazione. come un residente locale ha osservato, “I bambini vogliono le patatine fritte e la pizza. Li vedono in televisione. Il pane e pecorino sono considerati fuori moda”.