Un sito britannico, Business Insider, ha condiviso 10 cose che confondono il fedele suddito di Sua Maestà (e lo straniero in genere) in visita nel Bel Paese. Naturalmente, alcuni sono stereotipi (duri a morire), ma sono anche accattivanti. Forse sono cose che riguardano più gli inglesi degli italiani.
- Il rumore
È probabilmente la prima cosa che colpisce uno straniero in gita in Italia: che si tratti di persone che parlano per strada (fra di loro o al telefonino); di clacson che strombazzano all’impazzata; e di televisori accesi a tutto volume, ovunque il malcapitato si giri, è investito da una confusione di suoni, urla e schiamazzi.
- I pranzi infiniti
Il piatto unico, questo (quasi) sconosciuto, perché un pasto-tipo in un qualunque ristorante italiano prevede almeno 3 portate: ovvero, antipasto; primo o secondo (che NON si mangiano insieme e quest’ultimo può essere con o senza contorno), a cui si aggiungono poi dolci, bevande e l’immancabile caffè. Della serie, se va bene sono almeno due ore seduti a tavola.
- Il breakfast “sciapo”
Scordatevi uova, pancetta e prosciutto: la tipica colazione italiana si fa infatti al bar, che in realtà è una sorta di coffee shop chiuso la sera e dove si serve caffè espresso tutto il giorno. È un inno alla dolcezza, fra brioche, biscotti or paste frolle, il tutto accompagnato da una bevanda calda come caffelatte, cappuccino o tè.
- I giochi di mano
Ereditata dai greci, l’arte di gesticolare è una delle caratteristiche che rendono unici gli italiani, bravi come pochi ad accompagnare qualunque racconto con il movimento delle mani, rendendolo ancor più coinvolgente e catturando così l’attenzione.
- La famiglia
Da sempre rispettosi delle tradizioni, gli italiani mettono i legami familiari al primo posto e, a differenza di altre culture, hanno limiti generazionali più sfumati, anche se spesso tendono ad eccedere nei confronti dei bambini, permettendo loro di fare quello che vogliono e giustificando così comportamenti che altrove sarebbero considerati maleducati.
- Gli automobilisti perennemente arrabbiati
Se non si è più che certi di riuscire a competere con questi pazzi del volante che raramente rispettano i semafori, guidano attaccati al paraurti altrui e tagliano regolarmente la strada a chiunque, meglio evitare di noleggiare un’auto e affidarsi piuttosto ai tassisti locale. Che, ovviamente, essendo italiani, guidano come essattamente come gli altri.
- Baci ed abbracci
Il concetto di “spazio personale” è quanto di più sconosciuto ci sia per gli italiani che, infatti, trovano assolutamente normale avvicinarsi all’interlocutore quando questi parla o scambiarsi effusioni in pubblico: comportamenti che qualcuno meno “aperto” potrebbe erroneamente scambiare per avance sessuali, ma che in realtà sono solo un modo tricolore per socializzare.
- Niente orario continuato
A mezzogiorno e mezzo nei piccolo centri si chiude bottega e si va a casa a mangiare e non si rialza la serranda prima delle tre passate (ma in estate, soprattutto al sud, anche non prima delle quattro). Se state pianificando una giornata di shopping, meglio tenerne conto.
- Il rito del caffè al bar
Appuntamento immancabile e spesso ripetuto più volte nel corso della giornata, in genere il caffè si beve al bancone (se pensate di sedervi al tavolo, c’è un sovrapprezzo per il servizio) e segue delle regole precise: ovvero, mai chiedere “un espresso”, che fa subito turista, ma semplicemente “un caffè” e niente cappuccino dopo le 11 del mattino, men che meno come fine pranzo o cena.
- Prendersela comoda
Ci sarà un motivo se l’Italia è la patria dello “slow food” e se gli italiani sono maestri nell’arte di rimandare a domani quello che non riescono a fare oggi: non a caso, arrivare in ritardo agli appuntamenti è una prassi comunemente accettata, che resta invece incomprensibile per alcuni stranieri.