Il ponte Morandi a Genova è crollato nel 2018, circa 50 anni dopo la sua realizzazione. Ponti, strade e altre infrastrutture in tutta Italia e come negli Stati Uniti hanno un disperato bisogno di essere riparati. A seguire vedremo come un ponte che fu concepito più di 5 secoli fa, non ha mai avuto bisogno di alcuna manutenzione … perché non è mai stato costruito.
Il sultano Bayezid II, sovrano dell’Impero ottomano dal 1481 al 1512, voleva costruire un ponte fisso per unire le due sponde del Corno d’oro, collegando così la città di Istanbul alla cittadina di Galata. Come principale insenatura del Bosforo a Istanbul, il
Corno d’oro era una delle principali vie navigabili urbane. “Corno” si riferisce alla sagoma dell’estuario all’ingresso; “dorato” si riferisce invece alle ricchezze storiche portate in città attraverso il vivace porto o, più romanticamente, al colore dell’acqua al tramonto.
Per un ponte di ingegneria d’avanguardia, il sultano voleva i migliori progettisti dell’epoca. E durante il Rinascimento, questi non potevano che trovarsi in Italia, e fra questi non poteva che essere Leonardo da Vinci. I turchi furono sempre in buoni rapporti con i genovesi perché vi intrattenevano affari e Istanbul, con il suo stretto, era il collegamento tra l’Europa e l’Asia, un passaggio chiave nelle rotte commerciali in quello che era allora il centro del mondo: il Mediterraneo. Leonardo era forse a Genova in quel periodo, o fu probabilmente contattato da commercianti che operavano tra la repubblica marittima e l’oriente.
Leonardo rispose alla richiesta del sultano. Ma fu solo nel 1952 che la straordinaria lettera di Leonardo fu scoperta negli archivi del Palazzo di Topkapi, residenza del sovrano a Istanbul. Leonardo descrive il ponte, includendovi degli schizzi per rappresentarlo. Era diverso da tutto ciò che era stato costruito fino a quel momento: sarebbe stato il ponte più lungo del mondo – 280 metri; invece di molte baie, sarebbe stato costituito da una sola campata. Leonardo assicurò al sultano che il ponte sarebbe stato abbastanza alto da permettere alle navi a vela di passarvi sotto. Tuttavia, per un motivo sconosciuto, il disegno di Leonardo non fu approvato. Il sultano si rivolse poi a Michelangelo, ma senza accettare le sue proposte.
I disegni di Leonardo sono attualmente esposti al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Recentemente, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno voluto esaminare se il progetto di Leonardo sarebbe potuto essere costruito. Gli ingegneri del MIT hanno studiato i suoi disegni, i materiali che avrebbe avuto a disposizione e le condizioni per costruire in quel determinato periodo storico. Per testare la fattibilità del ponte, i ricercatori hanno costruito un modello in scala, lungo ottanta centimetri, usando blocchi 3D, utilizzati poi per assemblarlo. E hanno testato la stabilità del ponte simulando delle scosse sismiche.
Queste le conclusioni del team: “Leonardo sapeva cosa stava facendo.” Hanno aggiunto, “era incredibilmente ambizioso … il ponte era circa 10 volte più lungo del ponte tipico ponte dell’epoca.” Era anche piuttosto sofisticato geometricamente, con più curvature e tridimensionalità rispetto ai tipici ponti ad arco. Per stabilizzare il ponte contro le oscillazioni laterali e i terremoti, da Vinci aveva progettato monconi di supporto alle estremità da far uscire verso l’esterno. Sebbene da Vinci non avesse specificato i materiali da utilizzare, il legno o i mattoni non sarebbero stati appropriati. Quindi la soluzione per un ponte di tale lunghezza sarebbe stata la pietra, assemblata senza l’utilizzo della malta.
L’eredità del progetto da Vinci? Nel 2001, una versione di ponte di Leonardo (a 91 metri) è stata realizzata ad Aas, a sud di Oslo, in Norvegia. È un ponte pedonale sopra un’autostrada ed è stato realizzato in pino, teak e acciaio inossidabile. Secondo gli ingegneri del MIT, “Ciò che possiamo imparare dal disegno di Leonardo da Vinci è che la forma di una struttura è molto importante per la sua stabilità. Non solo il progetto di Leonardo è strutturalmente stabile, ma la struttura è l’architettura. È importante comprendere questo progetto perché è un esempio di come l’ingegneria e l’arte non siano indipendenti l’una dall’altra”. Hanno aggiunto: “Ora abbiamo dimostrato che le sue idee sulla progettazione dei ponti erano in anticipo sui tempi. È improbabile che il ponte venga costruito oggi per ragioni di costo e praticità, ma potrebbe ispirare i sogni dei futuri progettisti”.
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