Esempi recenti dall’Italia:
- Una didascalia ed una foto che mostrano falsamente un ministro del governo al funerale di Salvatore Riina, il famigerato boss della mafia, che è recentemente morto.
- Un video dell’ex primo ministro Matteo Renzi in una vecchia conferenza stampa con il presidente Putin della Russia: una falsa traduzione del russo di Putin ha fatto sembrare che stesse incolpando il governo italiano per il fallimento della squadra nazionale di calcio nella qualifica per la Coppa del Mondo.
- Un senatore della Lega Nord, un partito di destra, ha pubblicato su Facebook post—che è stato successivamente condiviso 18.000 volte—una foto di un uomo identificato come il fratello di un funzionario governativo, il cui falso lavoro ha pagato 47.000 euro al mese. L’uomo nella foto non era il fratello, e le accuse erano false.
Informazioni false e didascalie false stanno diventando un gioco da ragazzi nel mondo digitale; le notizie false si stanno evolvendo più velocemente dei metodi per combatterle. Il controllo dei fatti non è più sufficiente per contrastare le molte strategie là fuori. Le notizie false sono facili da creare e molto difficili da combattere.
Anche nel mondo oscuro dei sotterfugi di internet, il contenuto è a volte più facile da capire rispetto alle provenienze. Di recente, un’indagine di BuzzFeed, una società americana di intrattenimento online, ha svelato una galassia di siti web e pagine Facebook che sono tutti di proprietà della stessa azienda, la Web365, di Roma. È un’azienda a conduzione familiare composta da sei persone e una manciata di “giornalisti”. Su Facebook, la Direttanews.it e l’iNews24.it—hanno più seguaci che i media di correnti principali. Il contenuto dell’intera rete? Articoli contro gli immigrati, invettive nazionalistiche, e bufale religiose con titoli sensazionalisti come “10 minuti e il tumore scompare”.
Le strategie sono varie e in crescita. Alcuni siti mescolano sottilmente notizie reali con informazioni plausibili, ma errate. Molti usano titoli che catturano l’attenzione. Molte informazioni false sono motivate politicamente. Alcuni siti sono motivati da “click baiting”, un trucco usato per formulare titoli sensazionalistici per catturare i clic degli utenti e i profitti che ne derivano. Alcuni siti sono motivati da entrambi. Quando Facebook ha chiuso le pagine di Derettanews e di iNews 24 (i siti web rimangono), un membro della famiglia che gestisce l’impero, ha affermato che il contenuto “era semplicemente destinato ad attirare clic in un paese stufo del governo del Partito Democratico”.
Mentre le elezioni si avvicinano in Italia, Renzi è ovviamente molto preoccupato per queste notizie false. Un’analisi dei codici di Google ha rivelato un’apparente connessione tra siti apparentemente non collegati che promuovono movimenti politici anti-establishment critici nei confronti di Renzi e dell’attuale governo. La pagina web ufficiale di un movimento che promuove Matteo Salvini, leader del partito Lega di destra, condivide codici unici con una pagina che supporta il Movimento 5S. Questi partiti non sono alleati; sono persino considerati rivali. Ma condividono l’interesse a far progredire l’agenda pro-Russia, anti-establishment e anti-immigrazione che ha reso il Movimento 5S il partito più popolare in Italia. Ogni connessione non è stata verificata.
Ma ciò che è vero è che i siti che sono stati chiusi imparano ad adattarsi e riapparire. Niente più notizie sensazionalistiche inventate, ma notizie vere, copiate in toto dai quotidiani nazionali. Ma con una svolta. Per esempio, “Pensioni, la Cgil boccia anche l’ultima proposta del governo” ripresa completamente dal sito di La Repubblica, alla quale viene aggiunto un piccolo trafiletto introduttivo: “Camusso sfancula gentiloni sulle pensioni”, con linguaggio scurrile e il nome del premier scritto in minuscolo.
Le campagne su tutti i fronti continuano….