Se un’opera lirica non è più stata messa in scena dopo 150 anni, diventa una novità. È il caso di Giovanna d’Arco, il settimo titolo del giovane Giuseppe Verdi, presentato la prima volta alla Scala nel 1845, la seconda nel 1865, e poi
non più. Nel frattempo da qualche parte nel mondo si è vista. Giovanna è piuttosto un opera ponte, che anticipa i capolavori della maturità di Verdi. Se viene eseguita di rado è perchè richiede grande impegno vocale. Ma è quest’opera– ingiustamente dimenticata –che aprirà la prossima stagione della Scala, il 7 dicembre del 2015.
La Scala è l’abbreviazione per il nome ufficiale del Teatro alla Scala, che è a Milano. Il teatro fu inaugurato nel 1778, e la prima esecuzione è stata Europa riconosciuta di Antonio Salieri.
La maggior parte dei più grandi artisti lirici italiani, e molti dei migliori cantanti provenienti da tutto il mondo, sono apparsi alla Scala nel corso degli ultimi 200 anni. Oggi, il teatro è ancora riconosciuto come uno dei più importanti teatri d’opera e di balletto del mondo. Ospita il Coro Teatro alla Scala, il Teatro La Scala Balletto, e l’Orchestra del Teatro alla Scala.
Quando è stato costruito, il teatro aveva un totale di 3.000 posti. Attraverso lavori di ristrutturazione, il teatro oggi ha 1.987 posti. Ci sono sei ordini di palchi di sopra uno del quale è il ‘Loggione’ o due gallerie. Il suo palcoscenico è uno dei più grandi d’Italia.
Il Loggione è dove i meno ricchi possono guardare le rappresentazioni. La galleria è in genere affollata con gli appassionati d’opera più importanti, conosciuti come “i loggionisti,” che possono essere entusiasti o spietati nei confronti dei cantanti. Per i loro fallimenti, gli artisti ricevono un “battesimo del fuoco” da questi appassionati, e fiaschi sono ricordati a lungo.
Un esempio è quando, nel 2006, il tenore Roberto Alagna è stato fischiato dal palco durante una performance di Aida, che costrinse il suo understudy, Antonello Palombi, a sostituirlo rapidamente a metà scena senza il tempo di cambiare il costume.
Nei primi giorni, come gli altri teatri, La Scala è stato anche un casinò, con i giocatori che si siedono nel foyer. Le condizioni potrebbero essere frustranti per gli amanti dell’opera perchè la Scala serve, non solo come salotto universale per tutta la società di Milano, ma anche come sorta di transazione commerciale, come la vendita di cavalli.
La stagione della Scala apre tradizionalmente il 7 dicembre, il giorno di Sant’Ambrogio, il giorno della festa del patrono di Milano. Tutti gli spettacoli devono finire prima di mezzanotte, e lunghe opere iniziare prima della sera, quando necessario. Per la nuova stagione, ci sono sette opera italiane su 15. Verdi avrà un posto di primissimo piano. Oltre a Giovanna d’Arco, le altre opere di Verdi che verranno eseguite saranno Rigoletto, I due Foscari, e Simon Boccanegra.