Si potrebbe pensare che il balletto sia nato in Francia, poiché la maggior parte dei movimenti hanno nomi francesi, come plié, jeté, rilevé ed échappé. In realtà il balletto ha avuto origine nelle corti del Rinascimento italiano, come forma di arte al pari di altri arti come la pittura, la musica o la poesia. Gli spettacoli di danza, come quelli di altre arti, si svolgevano nelle corti per affermare il potere e il prestigio della propria famiglia nobile. Gli artisti erano vestiti secondo la moda del tempo. Per le donne questo significava abiti formali fino alle caviglie. I balletti potevano essere sia di partecipazione, a cui poteva partecipare il pubblico, sia di presentazione.
Il balletto si diffuse dall’Italia alla Francia quando Caterina de’ Medici, un’aristocratica italiana amante delle arti, sposò Enrico II di Francia nel 1533. Un primo esempio dello sviluppo del balletto di Caterina fu “Le Paradis d’Amor”, un’opera presentata al matrimonio di sua figlia. Il primo balletto formale di corte fu il “Ballet des Polonais”, commissionato da Catherine per onorare gli ambasciatori polacchi che erano in visita a Parigi in quel periodo. I suoi intrattenimenti spesso accopagnavano la politica di corte e di solito erano organizzati attorno a temi mitologici.
L’etimologia della parola “ballet” riflette la sua storia. La parola francese “ballet” ha origine dal italiano “balletto”, una forma diminutiva di “ballo” che, a sua volta, deriva dal verbo italiano “ballare”.
Alla fine del XVII secolo, Luigi XIV fondò l’Acadèmie Royale de Musique (l’Opera di Parigi), dove nacque la prima compagnia di balletto teatrale professionale, il Balletto dell’Opera di Parigi. Il balletto divenne presto una forma d’arte indipendente, sebbene mantenne uno stretto legame con l’opera. Il balletto si diffuse presto dal cuore dell’Europa ad altre nazioni.
L’Italia oggi è ancora di fondamentale rilievo quando si tratta di balletto. Il Teatro alla Scala di Milano è una delle principali compagnie di balletto del mondo. Il balletto può essere visto nei teatri d’opera di tutta Italia, tra cui il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro di San Carlo di Napoli, La Fenice di Venezia e L’Arena di Verona.