Giocare e pregare vanno bene insieme in Vaticano, dove si tiene un torneo di calcio, che è grande, e sempre più grande. “La Coppa Clericus” coinvolge più di 350 sacerdoti, diaconi e seminaristi che giocano nell’evento ogni anno.
Il libro delle regole della Coppa Clericus, come la Bibbia, contiene alcuni comandamenti. Il primo è “non commettere un fallo su un avversario che ha un percorso libero per la rete.” Se un giocatore non ubbidirà, la punizione non è la carta rossa o gialla. È una carta blu che conduce ad una versione del purgatorio del calcio: 5 minuti di viaggio ai margini per una riflessione spirituale.
In Vaticano, fede e calcio sono entrambi considerati essenziali, secondo il Papa. “È bello quando la parrocchia ha un club sportivo. Manca qualcosa quando non ce ne è uno,” dice Papa Francesco, che supporta il calcio argentino. Ma il Papa non ha una squadra favorita tra le 16 che giocheranno per 2 mesi all`inizio di marzo. Il torneo si è giocato in cima al colle all’interno della Città del Vaticano al Campo che si chiama Colombo Pio XI, un luogo con un tappeto erboso artificiale ma anche con una vista mozzafiato sulla Basilica di San Pietro.
I giocatori dicono che uno degli aspetti più appaganti del gioco è vedere come i giocatori si riuniscono in una squadra e vedere come il legame si rafforza durante tutto il torneo.
La Coppa Clericus è uno dei pochi eventi calcistici internazionali che è stata vinta dal Nord America. I “North American Martyrs” hanno vinto nel 2012 e nel 2013. Ma a volte il mondo fisico e spirituale si scontrano. Quest’anno “I Martiri” non hanno il lore bravo goleador perchè si e` ferito a un ginocchio. Lui deve essere in grado di genuflettersi poiche` è un sacerdote. Quindi si è ritirato presto del gioco per il bene comune.
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